Parlavo con un amico musicista di come sta cambiando la musica pop negli ultimi anni. – L’attenzione del pubblico è bassissima, consumano a una velocità assurda, così tutto è fatto per catturarlo nei primi 20 secondi, se ce la fai allora il brano ha una chance, se no li perdi. Così lasci perdere l’intro, perché tanto lo saltano, i pezzi ormai partono tutti col cantato, nei primi 30 secondi devi arrivare subito al ritornello, se no li perdi, anzi meglio se cominci subito con quello, molti ormai fanno così. Il solo è inutile, tanto lo saltano. Meglio se il pezzo finisce in due tre minuti, se la coda è troppo lunga saltano la fine e passano ad altro. – Mentre lo ascolto mi viene da pensare a Shine on you crazy diamond, l’intro più lungo e immersivo della storia del pop. – Ecco, mi dice lui, quello è l’esempio perfetto di cosa non si deve più fare oggi per avere successo, richiede troppa concentrazione e si perde un sacco tempo, se uno vuole quel tipo di situazione allora va su altri generi, come l’elettronica o l’ambient. – Insomma, la gente non vuole una canzone, ma un jingle pubblicitario. – Esattamente.
1 commento:
I giovani di oggi, non tutti per fortuna, hanno pessimi gusti ma soprattutto non sono stati educati ad ascoltare la musica; pensano che la musica sia solo nei primi 60 secondi
Mike Lenzi
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