Ho letto che quest'anno al Salone ci sono stati 222.000 visitatori e ho pensato che, esclusi i torinesi, di questi almeno 111.000 erano scrittori, amici o parenti di scrittori che presentavano il libro (come una coppia siciliana incontrata in treno, salita apposta per vedere il figlio che presentava il suo libro al Salone, manco si stesse laureando), o aspiranti scrittori che sognano un giorno di passare il varco col pass degli addetti ai lavori che non ti dà diritto a niente a parte saltare la fila all'ingresso. 55.500 di loro li conoscevo di persona e ci salutavamo fra di noi ammiccando, come i membri di una banda di carbonari. Uno di loro ero io. (Ironia della sorte, o segno dei tempi: alla fine l'autore più venduto del Salone non è stato nemmeno uno scrittore ma un fumettista, Zerocalcare: come se io andassi al Lucca Comics e sbancassi con le mie poesie).
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