Oggi mi è venuto da pensare che in fondo andare al Salone del Libro di Torino è per certi versi il corrispettivo di quando, ai tempi in cui ero ragazzo, si andava al Concerto del Primo Maggio a Roma. C'era l'idea di fare qualcosa che aveva un fondamento etico (ma ben sponsorizzato) mentre di fatto si andava tutti al festakkione dell'anno. Più o meno la sensazione di stupore euforico è sempre quella, ma visto che siamo adulti con molte meno canne in giro.
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