Mi capita da un po' di giorni di leggere post che se la prendono con la Segre. La cosa straordinaria è che a me della Segre fino alla settimana scorsa non è mai fregato nulla, e invece da qualche giorno me la ritrovo mio malgrado dovunque e la cosa mi preoccupa. Oggi ne ho letti due. Uno più mite che insinuava che la suddetta venga pagata bei soldoni dai contribuenti per diffondere le sue idee sioniste in Italia (e senza contare che va pure nelle scuole, a raccontare cosa?) e un altro assai peggiore in cui si diceva che forse un secolo fa non avevano tutti i torti a prendersela con quelli come lei... Di fronte a cose così continuo a chiedermi quale particolare meccanismo associativo scatti nella testa di alcune persone, per cui la prima risposta a una forte commozione sentita per un popolo vessato sia quella di augurare il peggio ad altre persone, nemmeno le responsabili in prima persona di quell'ingiustizia, e tutto questo mentre ci si dice convinti che il desiderio più grande di tutti è la pace. Quale tipo di pace, visto che noi per primi ci odiamo così tanto, ancora non si sa.
1 commento:
Bah, che dire ?
quando la Segre andava nelle scuole o in tv a raccontare le barbarie del nazifascismo e del genocidio degli ebrei ,per la sinistra italiana andava bene, ora che la Segre va raccontando che la parola genocidio applicata al popolo palestinese non è appropriata, per la (estrema) sinistra la Segre è diventata improvvisamente il nemico da abbattere.
così è la sinitra italiana, ma anche quella europea
Michele lenzi
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