Universitari che puntualmente mi chiedono consigli per le loro tesi con la segreta speranza che le legga, o mi fanno mille vocali descrittivi, e poi puntualmente di quello che dico loro non prendono nulla perché in fondo non gli interessa un confronto o un'aggiustata da parte mia, ma solo una conferma che tutto è perfetto così com'è, e del resto è vero che io non solo il loro relatore. Così funziona il più delle volte a livello editoriale, quando mi chiedono un'opinione per il loro libro, ma solo per sentirsi dire che è tutto bello anche se poi il libro lo pubblicherà un altro. Perché mi dicono tutti che del mio occhio si fidano. Ma.
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