Io non lo so di preciso chi li pubblica, ma ogni tanto su YouTube, fra i vari video di papa Barbero – come a volte lo chiamo perché, pur essendo bravissimo, per alcuni ha assunto ridicolmente il sommo status sacerdotale e tutto ciò che dice è verità sacrosanta – me ne ritrovo alcuni in cui Barbero “sbugiarda” o “punisce” o “svela la falsità” – questa la terminologia usata – dei neoborbonici, con commenti del pubblico, anche abbastanza plateali, che vanno dai soliti adoranti che magnificano il nostro fino all’insalivazione delle terga; a quelli che danno addosso alle schiere di ignoranti sottosviluppati che infestano l’Italia del Sud col loro revisionismo da quattro soldi e che, attenzione, non potendo essere altro che meridionali, perché i neoborbonici – a differenza dei fascisti che sono trasversali ed esportabili, vera unità di misura del paese – sono in fondo dei meridionali “sottosviluppati”, elevano al quadrato una vecchia forma di razzismo novecentesco, per cui: io non odio i meridionali, ma odio i meridionali che contraddicono Barbero, e visto che io sono d’accordo con Barbero, odio i meridionali che mi contraddicono nella mia visione della ‘loro’ storia. Questo leggo io fra le righe dei loro commenti, dimenticando che se la storia non è ancora chiara a tutti a più di 150 anni dall’Unità, se non convince così tante persone – e non serve essere neoborbonico per dirsi che le cose non sono andate così come ce l’hanno raccontata sui libri di scuola che nessuno, mi pare, ha aggiornato, nemmeno a un secolo dalla caduta della monarchia – un qualche errore di fondo ci sarà. Perlomeno nel modo in cui ce la raccontiamo. E non lo dico io, e non serve che lo dica nemmeno Barbero che da storico non fa che ripeterlo come premessa a ogni sua lezione; ma lo dicevano già Gramsci, Salvemini, Silone, fra i padri della nazione, e con un punto di vista molto più spostato dalla parte del revisionismo e del “Risorgimento tutto da rifare” che non della più rassicurante visione di Barbero. E con tutto ciò, confesso, mi piacerebbe anche vedere, ogni tanto, un video in cui Barbero “sbugiarda e punisce” i Leghisti, facendo una buona ricostruzione storica che mostri l’inconsistenza delle tante fesserie che dicono. Eppure, per quanto lo cerchi, non ne trovo.
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