venerdì 16 agosto 2024

le storie di ieri

Ieri, al concerto di Nada, il momento più commovente me lo hanno offerto tre donne che mi stavano alle spalle chiacchierando del più e del meno e dopo mezz’ora che Nada aveva cantato tutta una serie di canzoni che quasi nessuno conosceva, invocavano a gran voce “Vogliamo Amore disperato!”. Quando Nada ha deciso di accontentarle e ha fatto una dietro l’altra “Ma che freddo fa” e “Amore disperato” la temperatura piazza si è alzata così come tutti i telefoni per farle un video, e anche le tre donne, finalmente attente, mi sono sgusciate davanti sollevando il loro smartphone con gli altri, ballando e cantando le parole che finalmente sapevano. Dietro si portavano i figli, e quando uno di loro ha cominciato a tirare la gonna della madre perché voleva dell’acqua, la mamma si è girata e gli ha detto: “Non rompere il cazzo che sto facendo la storia!”. Dopo “Amore disperato” Nada si è messa a cantare un’altra di quelle canzoni che non conoscevano. Una delle mamme ha detto “Ce n’è una terza bella che ha fatto”, ma Nada non le ha tenute contente. “Andiamoci a fare un panino” ha proposto. Così se ne sono andate e finalmente c’è stato un po’ di silenzio. A quel punto Nada, quasi per dispetto, ha cantato “Ti stringerò” (la sua terza canzone famosa), e una di loro è tornata di corsa per fare una storia per tutte. In una mano stringeva il telefono e nell’altra il panino.

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