venerdì 7 febbraio 2025

tette e corpi

Devo essere sincero, non ho mai visto l'esposizione di così tante tette sui social, con conseguente sessualizzazione persino delle mentine per l'alito o della carta igienica, come da quando si è cominciato a parlare di movimento metoo e patriarcato, sembra quasi che più le donne lottino contro il patriarcato e la sessualizzazione del corpo, e più tette si vedano in giro, al punto che uno si chiede chi le mette in giro e per che scopo, se siano le donne stesse, a cui le tette sono attaccate, per rivendicare la propria libertà di mostrarsi, oppure i medesimi patriarchi che occultamente detengono il controllo dei social, così che da una parte mostrano tutto quello che si può mostrare e dall'altra ti impongono le loro regole di censura per rimarcare di avere loro il controllo sia dell'immagine che, di conseguenza, del corpo. A furia di guardarle, a volte ti viene pure il dubbio, e se fossero finte? Magari sono tette rifatte con l'AI. Fatto sta che se tutto questo è frutto di una reazione inversamente proporzionale alla lotta per la liberazione dell'immagine, c'è quasi da sperare una esasperazione incontrollabile dei toni, dove gli integralisti islamici da burqa prendano il controllo dell'Europa! A quel punto, immagino, ci sarà sì una esplosione tremenda e io mi vedo già l'Europa sprofondare inghiottita fra due immensi tettoni materni come quelli della gigantessa di Baudelaire o della tabaccaia di Fellini, o all'opposto capiterà come nell'Invasione degli Ultracorpi di Don Siegel, o in quel delizioso racconto satirico di Philp Roth, che le tette, stanche di noi, si faranno finalmente corpo reclamando la loro indipendenza, e le vedremo andare in giro per il mondo sulle loro gambe, in piena autonomia fra uomini e donne, ma senza più appartenere a nessuno dei due, e senza che nessuno possa più negare la loro esistenza, nemmeno un bigotto contorto come Trump.

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