Devo
essere sincero, non ho mai visto l'esposizione di così tante tette sui
social, con conseguente sessualizzazione persino delle mentine per
l'alito o della carta igienica, come da quando si è cominciato a parlare
di movimento metoo e patriarcato, sembra quasi che più le donne lottino
contro il patriarcato e la sessualizzazione del corpo, e più tette si
vedano in giro, al punto che uno si chiede chi le mette in giro e per
che scopo, se siano le donne stesse, a cui le tette sono
attaccate, per rivendicare la propria libertà di mostrarsi, oppure i
medesimi patriarchi che occultamente detengono il controllo dei social,
così che da una parte mostrano tutto quello che si può mostrare e
dall'altra ti impongono le loro regole di censura per rimarcare di avere
loro il controllo sia dell'immagine che, di conseguenza, del corpo. A
furia di guardarle, a volte ti viene pure il dubbio, e se fossero finte?
Magari sono tette rifatte con l'AI. Fatto sta che se tutto questo è
frutto di una reazione inversamente proporzionale alla lotta per la
liberazione dell'immagine, c'è quasi da sperare una esasperazione
incontrollabile dei toni, dove gli integralisti islamici da burqa
prendano il controllo dell'Europa! A quel punto, immagino, ci sarà sì
una esplosione tremenda e io mi vedo già l'Europa sprofondare
inghiottita fra due immensi tettoni materni come quelli della gigantessa
di Baudelaire o della tabaccaia di Fellini, o all'opposto capiterà come
nell'Invasione degli Ultracorpi di Don Siegel, o in quel delizioso
racconto satirico di Philp Roth, che le tette, stanche di noi, si
faranno finalmente corpo reclamando la loro indipendenza, e le vedremo
andare in giro per il mondo sulle loro gambe, in piena autonomia fra
uomini e donne, ma senza più appartenere a nessuno dei due, e senza che
nessuno possa più negare la loro esistenza, nemmeno un bigotto contorto
come Trump.
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