L’odore di mio nonno è quello del latte caldo. La mattina ne beve sempre una tazza piena. Il suo colore è quello del latte nella tazza, la sua pelle ormai sbiancata da quando ha smesso di andare nei campi per restarsene sotto la veranda oppure all’ombra degli alberi in giardino. Ogni mattina ripete gli stessi gesti da anni. Arriva in cucina squillando “Buongiorno, Maria!” verso mia madre. Beve il suo latte in quattro sorsi, si pulisce per bene col tovagliolo, poi deposita la tazza in fondo al lavandino e piega con precisione la tovaglietta lungo le linee della stiratura. Quindi afferra la sua sedia e va fuori. E ogni volta mia madre, che da sempre cerca di istruirmi sulla perfezione intrinseca di modestia e regolarità, lo prende ad esempio e mi dice: “Vedi, serve così poco per essere in salute e stare bene: latte, sedia, e ricordarsi di prendere le pillole per cuore, pressione e prostata tutte le mattine.”
1 commento:
non un sorso di più nè un sorso di meno :)
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