Ho sempre immaginato che mio nonno ci nascondesse dei segreti, che ne so un passato non detto o delle identità alternative. Basta guardargli le mani grandi, scavate intorno alle vene come corteccia, per ritrovarci i segni di una qualche parentela con animali fantastici, come le zampe di una tartaruga di mare o gli artigli dell’ippogrifo. Anche quando sonnecchia, durante il telegiornale, si agita sulla sedia come un gattino che stia cacciando la sua preda.
3 commenti:
che bellezza dietro tutti quei solchi..quanto vi rimane? quanto va via? mi sto perdendo a disegnare quelle mani..
I nonni perdono molto tempo a scuotere la testa e raccontano così poco di loro.
rieccomi, me gusta stare un poco in compagnia del tuo nonno gattone preistorico
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