mercoledì 5 settembre 2012

destino nostro, penso, di pennuti...

Destino nostro, penso, di pennuti
restarsene sul trespolo vicini
che senza me, riaffermi a gesti
sarebbe vuoto di colori, e senza te
ti giuro nei miei sguardi, muto.

5 commenti:

amanda ha detto...

vale anche per le papere? :)

lievito ha detto...

non scrivi spesso poesie,
mi pare,
ma questa lo è.

lillo ha detto...

ho scritto moltissime poesie in passato, ma con l'andar del tempo ci ho perso il gusto e la speranza. ogni tanto mi capita ancora, quando sono "sentimentalmente" coinvolto. ma è cosa rara. del resto se ne accorgono davvero in pochi.

Anonimo ha detto...

vedi "il terapeuta" di Magritte (ciao da CRì)

lil ha detto...

ah già due suggestioni di rimando ho avuto oggi da questa poesia, si vede che funziona :)