giovedì 20 settembre 2012

vento

Guarda, il mondo là fuori si agita, dissi a mio nonno, che si era seduto accanto a me in giardino dopo aver fatto colazione, e gli indicavo le cime dei pini di fronte, scosse dal vento. Tanto, mi rispose, giunti a una certa età, non c’è più differenza fra le creature della Terra, sono vittime tutte allo stesso modo. Qualche volta, aggiunse, per affrontare la vita serve solo un po’ di coraggio. Guardavamo, intanto, il nostro vicino trascinare i figli a scuola per lo zaino, e un altro più vecchio farsi trascinare al collare dal suo cane, la formica che feroce attanagliava la sua preda. Ascoltavamo il rumore di cocci smossi nel cantiere sull’altro lato della strada, le prime foglie cadere, le nuvole che si agitavano sopra di noi deformandosi e gridando, ormai pronte alla pioggia. Nonno, nonno caro, gli dissi, il mondo là fuori si agita e noi qui, invece, cosa mai possiamo fare? Godiamoci il vento, mi rispose. Non si sa mai quando smette.

3 commenti:

amanda ha detto...

godiamoci il vento ;)

Alle ha detto...

Oggi soffia un vento un po' freddino e poco piacevole. Invece questo scorcio di giardino infonde calore, come le parole che solo un nonno e un nipote sanno dirsi.

marian. ha detto...

non so se mi emoziona di più l'immagine che crei (sempre riuscitissima a mio parere, modesto, ma pur sempre un parere) o quel senso di vuoto che richiami dentro di me che non ho mai saputo costruire un rapporto così con le vecchie generazioni di famiglia. bella, com'è bello il vento.