martedì 12 febbraio 2013

l'ultima spiaggia

Stanotte, sarà stato il whiskey, mi sono sognato una possibile mostra impossibile. Era ambientata su una spiaggia, qualcosa come una insenatura con gli scogli intorno che un po’ la isolasse. La zona della mostra era sorvegliata e ci si poteva accedere solo su invito. Su questo pezzo di spiaggia isolato e sorvegliato si teneva una festa. Per accedere alla festa era necessario indossare una maschera da scimmia. Infatti tutta la scenografia si ispirava al Pianeta delle Scimmie, solo che al posto della Statua della Libertà vi era un immenso riccio di mare, alto più di venti metri che occupava come un monolite la zona. L’happening consisteva nello stare lì ad aspettare il primo stronzo che sarebbe arrivato, sfidando o fregando la sorveglianza, senza una maschera. Il bello è che a sapere questo ero solo io, tutti gli altri invitati stavano lì a festeggiare con la maschera da scimmia e ad aspettare qualcosa che non sapevano, anche se di tanto in tanto, per lanciare degli indizi, dagli autoparlanti che trasmettevano musica si ripetevano, più volte, alcuni pezzi tipo Too Much Monkey Business di Chuck Berry, I’m waiting for the man dei Velvet Underground e Love me do dei Beatles. Titolo della mostra: L’ULTIMA SPIAGGIA.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In vino veritas.
Anche se a noi non servirebbe (l'alcol, non la verità. Però è buono).


Francesca

amanda ha detto...

ma quanto sogni Lilluzzo

lillo ha detto...

è che in fondo al cuore sono un surrealista ;)

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=SzPnQTpElBw