Erano dodici le chiese bianche che spiccavano dentro la valle. Prima si sono rotti i vetri delle finestre, poi tutte le porte si sono infradiciate e i chiodi si muovevano tra la carne marcia delle assi crocefisse che erano piene di buchi.
Si sono sfatte quell’anno che è piovuto tutta l’estate fino alla prima fiera d’ottobre. L’impalcatura dei chiodi sosteneva pezzi di legno che formavano una trasparenza di ragnatela. Un giorno di gran vento, i chiodi hanno cominciato a volare e non è restata neppure l’ombra delle porte.
Quando gli uccelli si sono messi a fare gazzarra là dentro, l’aria era piena di piume che calavano sul pavimento quasi cadessero dalle ali degli angeli in volo sul soffitto.
D’improvviso una notte, le chiese sono crollate tutte insieme.
Un montanaro che sta sotto Badia alza la mano destra col bastone e ti indica giù nella valle dei mucchi di sassi e calcinacci luccicanti come bava di lumache.
(Tonino Guerra, da Il libro delle chiese abbandonate)
3 commenti:
un anno esatto dalla sua scomparsa.
sempre buon vento Tonino
http://youtu.be/ResQFDDsDAI
Francesca
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