Come volevasi dimostrare, finita la reclusione è anche finito lo sconvolgente flusso creativo per cui mi arrivavano 8-10 manoscritti al giorno, segno che tanta poesia era meramente curativa, serviva cioè a tenere insieme i nervi scossi delle persone. Che a me umanamente va anche benissimo, è uno dei motivi per cui credo che la poesia non sia solo arte per l'arte, altrimenti uno non vi si rifugerebbe nel momento del bisogno. Però spero anche che dei vari diari del COVID-19 faremo tutti a meno d'ora in poi. Poi certo, il mondo è pieno di sadomasochisti incalliti e il capolavoro è sempre nascosto dietro l'angolo. Anzi, leggevo stamattina in un post: "io chiedo all'arte non che mi faccia star bene ma che mi ferisca". E io allora auguro a tutti gli amanti dell'arte che ferisce di trovare un sacco di opere d'arte che vi prendano a calci e bastonate e vi facciano sanguinare per ore, finché non implorate pietà alla madonna incoronata di spine. Io mi tengo a un metro di distanza e vi guardo le spalle con affetto.
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