domenica 3 maggio 2020

volergli bene

Stanotte ho sognato di andare a un concerto di Bruno Lauzi. Dopo il concerto io con altri ci siamo fermati a parlare con lui e in qualche modo sono riuscito a mettere in atto tutte le gaffe che potevo per far brutta figura (dallo scrivergli male il mio nome su un foglio al ricordargli che sua moglie era morta quando non era morta affatto). Andrea Gianfrate, che era con me, a un certo punto per scusarmi ha cominciato a dirgli: “Lo perdoni, è mancino”. Mi sentivo insomma come Rosso Malpelo, condannato al male dal mio DNA. Ma Lauzi, incredibilmente tranquillo, se la rideva. A un certo punto gli ho chiesto se non gli dispiacesse non essere considerato un genio come De André o Battisti. E lui mi ha risposto questa cosa molto bella: “Certo che mi dispiace, ma si dà troppa importanza a questa storia del genio. Cecco Angiolieri non era e non sarà mai Dante, ma solo lui poteva scrivere S’i fosse foco, e noi gli vogliamo bene per quello.”

1 commento:

amanda ha detto...

Gesù, i tuoi sogni: mondi su mondi