venerdì 22 maggio 2020

coerenza

Più o meno un anno fa ho perso l’amicizia di una persona che conoscevo da anni, né ci parliamo da allora, per la faccenda di Montanelli e della sposa bambina. Lei convinta che Montanelli fosse un porco fascista e andasse boicottato in toto, sia come uomo che come giornalista, insomma cancellato del tutto dalla storia e io che invece dicevo: no, l’uomo e lo scrittore sono cose diverse e una cosa va preclusa dall’altra, altrimenti rischiamo di perdere tantissimo se applichiamo il principio a tanti altri artisti dalle biografie poco etiche. Lei non era la sola a pensarla così, e da parte mia un articolo simile a quello che pensavo lo ha scritto anche Nicola Lagioia che sta un po’ più in alto di me, ma tutto questo invece di sanare le cose sul piano del dialogo le ha solo inasprite e così ho perso quell’amicizia. In questi giorni vedo timidamente riaffacciarsi una serie di articoli su David Bowie (successivi alla pubblicazione della sua biografia) comparsi la prima volta nel 2017, in cui si rivela come nei primi anni ’70 il Nostro era solito organizzare delle orge a base di coca con delle minorenni, per essere più precisi si scopava delle ragazzine che andavano dai 13 ai 15 anni, alcune delle quali erano fan di cui si approfittava (in alcuni pezzi vengono definite “groupie”), altre volte pagava perché allora come oggi andare con una 13enne significa essere al limite della pedofilia. Né pare che Bowie abbia mai chiesto scusa per questi suoi gusti sessuali. Ora, io da quando li ho letti sto aspettando, né demorderò e rimarrò qui ad aspettare a lungo, finché non vedrò i secchi di vernice rosa lanciati contro il monumento di Bowie ad Aylesbury (peraltro altrettanto brutto di quello di Montanelli a Milano) e il boicottaggio assoluto di tutta la sua musica da parte del movimento #metoo e di chi ha fatto il processo a Montanelli. Io ve lo chiedo di cuore: se avete coerenza e ritenete che Montanelli avesse sbagliato e in nome di quell’errore tutta la sua vita e la sua opera vadano cancellate, allora per coerenza smettete in questo stesso momento di ascoltare Heroes, Life on Mars, Changes e tutte le altre belle canzoni che ha scritto Bowie. O altrimenti dovrò pensare che ho perso un’amicizia per niente, nessun principio e nessuna idea.

3 commenti:

amanda ha detto...

Non guardatevi i film di Polanski e rimanete nel dubbio se vedere Woody Allen

lillo ha detto...

ecco, anche, giustissimo!:)

Anonimo ha detto...

Ecco... vedete.. le distorsioni del politicamente corretto; fino a quando stanno a galla persone che la pensano in questo modo, "io sono puro e tutti gli altri sono fascisti, razzisti, sessisti ed omofobi" c'è il serio rischio di censurare intellettuali, scrittori, registi , cantanti... solo perchè non la pensano come loro. la differenza fra questa gente e i nazifascisti è solo nell'epoca vissuta. ciò che li rende uguali è che i nazifascisti bruciavano libri e perseguitavano gli ebrei, questi invece bruciano le idee e le persone via social, via rete. sono i fascisti del web

Mike lenzi