Mi scrive una ragazzina che ha cominciano a scrivere versi alle scuole medie e ora che è al liceo vuole pubblicare le sue poesie in rima baciata. Visto che è piccolina, anche se mi ero ripromesso di non farlo più, le rispondo. E le dico che è troppo giovane per pubblicare, che dovrebbe continuare a studiare e fare esperienze e se fra dieci anni sarà ancora convinta, si facesse risentire e ne parliamo. Ma soprattutto, mi raccomando mi raccomando mi raccomando mi raccomando mi raccomando, stai attenta agli editori truffaldini che, facendo leva sulla tua voglia di pubblicare, ti diranno che sei l’ultima erede di Ungaretti o Quasimodo e ti proporranno una pubblicazione a pagamento. Mi risponde dopo trenta secondi che è grata per la risposta, ma se non capisco quello che ha scritto non può diventarci vecchia lei per me, quindi grazie per i consigli, ma intanto cercherà altrove.
1 commento:
Ecco
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