mercoledì 30 dicembre 2020

sogno e stipendio

Pare che alla fine non ci sia stata effettiva violenza sessuale sulla vittima, e che sarà la comunità in cui viveva a prendersi cura delle capre di Agitu Gudeta. Speriamo. Mi spiace tanto per lei, e mi spiace che, al solito, molta gente prenderà questa storia come pretesto per una nuova campagna d'odio razziale, quando qui il fattore razziale è solo una parte del tutto. Se togliamo le origini a queste persone, la notizia è questa: un operaio a cui non è stato corrisposto, dopo un anno di crisi economica, l'ultimo stipendio, ha ammazzato il proprio datore di lavoro. Un gesto scatenato da futili motivi, come li chiama appunto il capitano in questo video, ma molto più radicati nel nostro sistema sociale di quanto si creda. Si può ammazzare qualcuno perché non ti paga lo stipendio? Io conosco persone che, almeno a parole, ti direbbero di sì. Poi certo, serve il giusto scatto d'ira. Ma in questo modo l'esempio di Adams Suleimani, che voleva il suo stipendio, sarà davvero più forte di quello di Agitu Gudeta, che aveva un sogno. E non può finire sempre in questo modo, con uno stipendio che si mangia il sogno di una vita.

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