mercoledì 23 dicembre 2020

la cura

C’è un mio amico, dice che dorme male, è insofferente, stressato da tutta questa situazione. Vuole andare da un medico per farsi dare una cura. “Ma quale medico?” gli dico io, “ti serve solo un po’ di movimento all’aria fresca. Vieni a darmi una mano a tagliare la siepe e vedrai che ti passa subito qualsiasi problema.” La siepe non viene tagliata da quattro anni, per cui è diventata altissima, inestricabile, sformata, è un lavoraccio. Il mio amico viene e sgobba come un matto. Ripuliamo tutto. Alla fine dei lavori, senza più alcuno stress addosso, ringalluzzito dalla cura, il mio amico mi fa: “Sei un bel furbo tu, con la scusa della cura… se ero un operaio mi dovevi pagare a giornata!” Io mi metto a ridere. “Scherzi?” gli rispondo, “sei tu che sei fortunato, se ero un medico mi dovevi dare pure il resto!”