venerdì 4 dicembre 2020

calzamaglia

 Stamattina pensavo che la maggior parte dei poeti che leggo o che conosco di mestiere fa l'insegnante in qualche scuola o all'Università. Insomma, sono come i supereroi, come Batman o Spiderman, hanno la doppia identità. La mattina in classe insegnano ai bambini che tutto è circoscrivibile a un libro, alle nozioni che definiscono il mondo, a delle regole e un linguaggio preciso, a una cultura che ne stabilisca i limiti. Poi di sera, a casa, si tolgono il vestito, infilano la calzamaglia e scrivono questi versi spesso ambigui, spesso bui, in cui rinnegano tutte o quasi le verità della mattinata e sposano invece il dubbio: e solo questo ora possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo, e nulla è sicuro ma scrivi. Almeno fino a domani, domani è un altro giorno.

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