Di recente, visti i tempi che corrono, una delle letture che mi mette più allegria è quella riguardante la rubrica inaugurata da Valentina Nappi nelle sue storie IG, dove il pubblico può farle domande e lei risponde a quelle che preferisce. Le domande sono di vario genere, molte sono spinte ma non tutte volgari, e la Nappi risponde spesso con ironia e garbo, tanto che sono convinto che presto ce la ritroveremo a condurre un programma in TV. Ma se c'è una cosa che ho notato è che l'argomento di maggior richiamo, quello che più interessa e incuriosisce il suo pubblico, riguarda il sesso anale. Ecco, io lo so che oltre ai più sani pruriti (Tinto Brass docet) c'è qualcosa di fortemente metaforico legato a tutto questo, ma se me lo immaginavo prima che gli italiani erano a tal punto curiosi sull'argomento, mi attrezzavo per farci una collana ad hoc. Ci ho anche pronto il titolo: Cul-de-sac. Oppure, forzando espressivamente verso Patti Smith, che puzza di Manzoni: La Mer(de).
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