Alcuni poeti prima o poi finiscono in TV o nei cuori dei lettori, altri si muovono rasoterra, con un passaparola appena appena sussurrato. Ho cominciato a leggere la Annino perché me ne ha parlato Roberto R. Corsi, che l'amava quasi col pudore di un figlio. Proprio come ho conosciuto Bordini per l'amore di Francesca Santucci. Sono quegli incontri che restano perché si basano sulla condivisione di un segreto. Oggi leggo questo ritratto di Siti, e mi ritrovo scoperto e quasi liberato in questa frase della Annino: “la poesia mica bisogna amarla, bisogna odiarla”. Perché io la odio la poesia, con tutto me stesso, o meglio, la vivo in questo limbo lacerante di amarla e odiarla insieme, come Catullo. E non capisco chi dice di amarla e basta, perché se la ami e basta forse non ti ha fatto abbastanza male.
Nessun commento:
Posta un commento