L’amore mi ha punito
iniettandomi in pancia un nodo duro
d’invidia – grosso quanto una noce –
per chi t’ama
straordinaria ragazza che mi guidi
fra corridoi e scaffali verso i bagni
per sederci infine a una finestra
a mangiare cioccolato. Fuori
in un grande prato verde
sta un albero isolato
ignaro del tempo del destino
suo di re senza un abbraccio.
Eccoci lì noi due – io re
e tu mio prato non arato – domani
la vita ci ritrova sempre uguali
non cambia. Ma oggi ti canto
del nostro anticipato
San Valentino. – Mi sciolgo d’amore
nell’ultimo bacio negato
all’orecchio lucido puntato come radar
delle tue colleghe ficcanaso.
Mi sciolgo d’amore per te
punito perché il solo toccarti
mi altera il corpo mi uccide
se mia non posso dirti. Oppure
Dio chissà vuole purgarmi.
10 commenti:
e pubblicata il 15, a san faustino, per par condicio.
il bibliofilo e la bibliotecaria a San Valentino..... sospiro
MANGIARE POESIA
Mi sgoccia inchiostro dagli angoli della bocca.
Non c’è contentezza pari alla mia.
Ho mangiato poesia.
La bibliotecaria non crede ai suoi occhi.
Ha gli occhi tristi
e cammina con le mani tra le pieghe della gonna.
Le poesie sono scomparse.
La luce è fievole.
I cani sono sulle scale dello scantinato e salgono.
Roteano gli occhi,
le zampe bionde bruciano come stoppie.
La povera bibliotecaria comincia a battere i piedi e a piangere.
Non capisce.
Quando cado in ginocchio e le lecco la mano,
urla.
Sono un uomo nuovo.
Le ringhio contro e abbaio.
Faccio le feste felice nel buio libresco.
Charles Strand
Com'è bella l'immagine di voi due che mangiate cioccolato
Bella davvero!
Rosalina
ohilà, grazie! :)
in verità voleva essere anche un po' ironica, perché quel giorno mi è salita la febbre, e con la febbre la dissenteria :D
Vi immagino come Sam Spade e la libraia (Humphrey Bogart e Dorothy Malone) in Il grande freddo
:D
Chiedo venia, ma trattasi di "Il grande sonno" di sua maestà Howard Hawks.
"Il grande freddo" è un bel film dei primi anni 80.
Francesca
guerra fra cinefili! :D
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