lunedì 26 dicembre 2016

l'impronta dell'editore

«La mia proposta è che agli editori si chieda sempre il minimo, ma con durezza. E qual è questo minimo irrinunciabile? Che l'editore provi piacere a leggere i libri che pubblica». Roberto Calasso, L'impronta dell'Editore, Adelphi 2013.
Leggendo questo passaggio mi sono chiesto se Calasso provi piacere a rileggersi. L'impronta dell'Editore è un libro che mi sono regalato a Natale dopo anni di titubanza e devo dire che, a parte alcuni passaggi brillantissimi, è di una noia mortale. 12 euro buttate. Detto questo Adelphi resta la migliore, come Calasso ci ripete per circa metà del suo libro, e noi gli crediamo.