Sono tornato sulle rive del Mar Secco. Come per rifugiarmi, dopo un brusco risveglio, in un luogo accogliente e sicuro, all’asciutto. Cammino lungo la spiaggia di polvere d’ossa che scricchiola come semplice ghiaia sotto i miei passi e mi guardo intorno cercando l’ombra di Cechov per confrontarmi ancora con lui, confidargli le mie tribolazioni, averne un conforto o una parola che mi chiarisca il significato di certi passaggi oscuri nei miei stessi sogni. Ma non c’è traccia del suo profilo che sia riconoscibile al mondo.
Giungo così alla panchina dove già una volta eravamo seduti insieme, guardando verso il mare vuoto. Sedendomi al suo posto, indirizzando il mio sguardo nella stessa direzione del suo di quel nostro incontro, finalmente la vedo: una rosa di fuoco avvolta dalle acque purissime del Secco che dalle acque sembra rigenerarsi come Cielo. Contemplandola, dimentico ogni mio pensiero.
(E con questo ho finito il mio libro dei sogni. Mo lo rileggo e per i miei 40 anni lo regalo in pdf scaricabile dal sito di Pietre Vive a chiunque se lo voglia leggere).
(E con questo ho finito il mio libro dei sogni. Mo lo rileggo e per i miei 40 anni lo regalo in pdf scaricabile dal sito di Pietre Vive a chiunque se lo voglia leggere).
1 commento:
Lo voglio, lo volli
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