Da astensionista quale sono stato (saggiamente) per anni, per una volta che sono andato a votare – il fatidico NO che mi è costato mille dubbi – adesso mi ritrovo che mi sento dire che quasi quasi è colpa mia se è andata come è andata e ci siamo impantanati nella melma (cit. Serra). Io vi dico che secondo me non ci siamo impantanati nella cacca adesso per questo, ma nella cacca ci stavamo già da un pezzo e come andava andava, andava sempre male. E comunque, spiegatemi, che politica è: o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra? Adesso però la colpa è mia se c’è un governo di cacca (Gentiloni) che ha modificato un governo di cacca (Renzi) che ha fatto le scarpe a un governo di cacca (Bersani, poi Letta) che ha ereditato un governo di cacca (Monti) che si è radicalmente sostituito ad altra cacca (Berlusconi) che si diceva l’unica alternativa alla cacca di Prodi. In mezzo ci sono così tanti stronzi galleggianti che il mare puzza e non si riesce a farli affondare manco con le bombe a mano – il primo che mi viene in mente è Angelino Alfano, che in altri contesti sarebbe paragonato a un gerarca, a un colluso oppure a un criminale di guerra. Né il rinnovamento è possibile con questo sistema che ho avvallato col mio NO di stampo reazionario, perché il rinnovamento non può essere dettato dallo scegliere le persone giuste al posto giusto, mai, ma soltanto dal rispettare i meccanismi previsti dalla vecchia costituzione che ho difeso anche se non sono grillino (cit. Viola) e dovrei quasi vergognarmene.
In tutto questo vi dico che non solo ho avuto la conferma della bontà delle mie scelte, e se non mi fanno cambiare idea in maniera radicale, non potendo votare una sinistra che sia credibile, non ci vado più a votare, mai più – tanto, comunque vada, fra finestra, minestra avvelenata o minestra riscaldata si muore uguale e male. Ma vi dico che visto che il sistema politico è una cacca, secondo me non dovrebbe andarci nessuno a votare, in massa, perché se ci vai allora lo avvalli un sistema così, sei complice dei maiali che ci sguazzano. E mi sono anche stancato di questa stronzata di cambiare le cose dall’interno. Non funziona, non funzionerà mai, a meno che non si sia disposti a cacciare certa gente con la forza (cit. Monicelli). Ma visto che per quello ci vuole coraggio e attributi (o fame) che molti non hanno mai avuto, preferisco mille volte la resistenza silenziosa di un Gandhi, la non collaborazione, la disobbedienza civile (lascio l’inciviltà ad altri). Ci vuole più tempo, ma ci si guadagna in dignità. Perché qua mi pare che l’unica cosa che ci siamo scordati tutti, a furia di sguazzare nella cacca, è la dignità delle proprie scelte. Un porco che non vola è solamente un porco (cit. Miyazaki), e io sto da quella parte. Per cui se alle prossime elezioni vai a votare, amico mio che leggi, sappi che per me l'Italia va di cacca anche per colpa tua, che sogni di avere le ali ma non fai nulla di buono per fartele spuntare, oppure peggio le ali non le hai mai avute nemmeno nella testa, perché c'è un sistema di cacca e tu ogni volta ci sguazzi, insoddisfatto, col tuo voto di porco.
1 commento:
uh come mi ci ritrovo, Lilluzzo
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