venerdì 8 dicembre 2017

i mostri


Leggo con fastidio i soliti commenti a un certo post. Nel post si mostra una foto della prima metà del ‘900 in cui una povera ragazza eritrea, col vestito strappato e i seni scoperti, viene “mostrata” come bottino di guerra da alcuni soldati durante l’occupazione fascista di quella regione, periodo nel quale si perpetrarono stupri e ogni sorta di sopruso contro la popolazione occupata. Ecco dunque scatenarsi i commenti che vanno da “luridi fascisti” a “fascisti di merda” ecc. in ogni sorta di insulto possibile e poi, su istigazione di uno, si indirizzano contro il “porco fascista Montanelli” che, come risaputo, sposò una ragazzina di colore secondo una delle leggi di occupazione dell’epoca e quindi via con gli insulti anche a lui. 
Ora, sono in tutto e per tutto d’accordo che quelli siano stati dei crimini di guerra terrificanti, proprio come lo sono tutti i crimini legati a qualsiasi guerra di sempre, passata e presente. Il punto è che quando leggo questi post mi viene da pensare che si crei come una scissione fra chi parla e il proprio passato, e la storia del proprio paese e delle proprie famiglie. O forse pensano di essere tutti innocenti? Perché diciamolo, in Italia, all’epoca, erano tutti o quasi fascisti: chi per credo, chi per paura, chi per convenienza. E qui va capito: ma stare zitti a guardare e a subire è forse meno grave che fare il male con le proprie mani? E quando si dice “porci fascisti” di chi si sta parlando? Di una entità astratta o di qualcuno che si conosce bene? Io non sono fascista, ma mio nonno lo era. Che dovrei fare? Dare fuoco alla sua tomba per ripicca? Per fare giustizia di quello che lui e quelli della sua generazione hanno fatto, magari senza capire il male di cui erano complici? Gli italiani fecero la Resistenza, è vero, ma la fecero in cinque contro i cinquemila che restavano a casa. Può bastare questo a lavare il disonore di un popolo? 
E poi, Montanelli era fascista, è vero, così come Pirandello, D’Annunzio, Ungaretti, Cardarelli, Salvatore di Giacomo, Curzio Malaparte, Moravia, e Piovene, Pratolini, Guareschi, Fortini, Gadda, Sereni, Vittorini, Flaiano, Silone (che faceva il doppio gioco) e mi fermo ai primi nomi che mi vengono in mente, ma si potrebbe tranquillamente continuare con tutti i Futuristi (Balla, Boccioni), poi Burri, Sironi e nel cinema il primo Rossellini, Sordi, Aldo Fabrizi… Poi c’è Pavese, che non era fascista ma non era neppure antifascista e il confino se lo beccò per una donna. Che cosa ne facciamo di Pavese? E noi, che cosa dovremmo fare di tutti loro, cresciuti o toccati, anche per poco, dal fascismo? Cancellarli definitivamente da ogni programma scolastico finalmente epurato dalla nostra merda storica? O dovremmo separare il grano dalla crusca, chi rinsavì dai più convinti, quelli che non capirono nulla da quelli che capirono ma fecero i furbi? 
E se li epuriamo, cosa dovremmo bruciare, cosa leggere? Croce era antifascista e così Montale, si potrebbero leggere esclusivamente i loro libri, ma sai che noia dopo un poco. Fenoglio era partigiano, così come Calvino e già va meglio. Ma poi? Molti scrissero pamphlet contro il fascismo ma dopo, come per ripulirsi la fedina, li teniamo oppure no questi libri? Pasolini oggi lo amano quasi tutti ed era antifascista, ma era anche ricchione e pedofilo, quindi che facciamo? Non leggiamo più i fascisti perché stupravano le ragazzine di colore e ci teniamo un antifascista che si imboscava coi ragazzini di borgata? Che coerenza è? Al rogo anche Pasolini, per par condicio, e Sandro Penna assieme a lui, e tutti quelli come loro! Tutti quelli che, nel bene o nel male, il male lo fecero non perché erano fascisti o antifascisti, ma perché semplicemente erano mostri – proprio come noi – che vivevano portandosi dietro il proprio orrore di essere umani.

3 commenti:

amanda ha detto...

Le donne le hanno stuprate tutti, sempre, qualcuno ricorda la Ciociara? Non era finzione era pura realtà ed erano le truppe alleate, non quelle fasciste

Tita ha detto...

L'ultimo lavoro di Stefano Disegni su Ciak è ad hoc, qui un assaggio
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10155279429437496&set=a.10150432840162496.358124.657852495&type=3&theater

Anonimo ha detto...

Grandissimo Antonio!!! sarebbe bello che questo venga detto anche in tv, sui giornali. Oggi c'è una caccia al fascista che non vi era nemmeno negli anni di piombo.Oggi basta solo che uno la pensa diversamente dal comune pensiero che viene macchiato come fascista, senza esserlo mai stato. dovremmo anche smetterla con il politicamente corretto.

Mike Lenzi