Questo primo maggio lo dedico a una persona che mi ha scritto stamattina dicendomi che se non ho il tempo di leggere il suo manoscritto per farne un libro che mi porterà di sicuro migliaia di euro, ma ho tempo di presentare libri di altri autori ed editori, spesso già famosi e che quindi non hanno (loro) bisogno di me, probabilmente il mio progetto culturale è falso e io mi sto svendendo in cambio di visibilità, che non ho, spacciandomi per quello che non sono: un editore "con le palle". Credo sia la prima volta che qualcuno mi dice così apertamente cosa pensa di me, sputandomi in faccia i miei difetti. La cosa straordinaria è che, dopo avermi detto questo, aspetta ancora una risposta al suo libro, soprattutto perché, nonostante tutto, faccio belle copertine. Anche per lui, dunque, oggi me la prendo comoda e non farò un bel nulla. Il primo maggio applicato al lavoro, per me, è la festa della pazienza.
1 commento:
Adorabile Lill
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