Un contadino da quando era morta la moglie si era affezionato a un ciliegio. Lo andava a guardare tutte le mattine e gli toccava il tronco con una mano. Ci fu un tempo che il ciliegio si ammalò e fu proprio in quel mese che il contadino stette a letto con una bronchite piena di catarro. Poi il contadino si alzò e tornò a toccare e a parlare col ciliegio che in breve tempo mise mille foglie sui rami.
Un giorno il contadino era al mercato a comprare una falce e sentì un irresistibile desiderio di tornare ai suoi campi. Gli sembrava che il ciliegio avesse bisogno di lui. Lo trovò che era tutto fiorito e pareva gli sorridesse.
Il contadino siede sotto l’albero con le spalle appoggiate al tronco e d’improvviso gli piovono sul corpo tutti i petali del ciliegio in fiore.
Tonino Guerra, Il polverone, Maggioli
1 commento:
Questa è poesia!
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