Ogni mattina, al risveglio, leggo poche pagine di un libro. Stamattina tocca a “Il lavoro culturale” di Luciano Bianciardi. A pagina 65 scrive: «Come forse lei sa, c’è oggi in Italia la crisi del libro». Era l’anno 1957. Vedi la presunzione, mi dico. Noi pensavamo di esserci entrati a testa alta nella crisi. Invece stava lì molto prima di noi e non ne siamo mai usciti, nemmeno cinque minuti, per vedere che aria tirava fuori.
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