Attraverso i miei sogni richiama
la ragazza conosciuta ora è un anno
nei miei sogni passati. È tanto
ma ancora ricordo la terrazza a piastrelle bianche
coi fiori celesti proiettata sul vuoto
e la griglia del pesce e la statua
alle cui spalle in piazza
noi due ci s’incontrava. E i ponti ombrosi d’edera
e rossi di cotto i vicoli delle nostre passeggiate.
Non ricordo il suo nome
per quanto le abbia una volta promesso
non sarebbe successo
e ora mi cerchi in lunghe interurbane
perché non ci perdiamo.
E sempre mi sfugge qualcosa
o cade sulla voce confusa la linea
interrompendola.
10/01/2009
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