venerdì 6 novembre 2020

alcune forme di resistenza

Mi stavo studiando adesso Bookdealer, che è un nuovo sistema di vendita online legato alle librerie, assai interessante e in via di definizione. Parlo per me. Da ciò che ho capito il sito non contempla la voce Poesia (ci sono le Novità, poi Narrativa, Saggistica, Bambini, Albi e Fumetti), dunque o cerchi lo specifico editore che ti interessa, se già lo conosci, che sia io o qualsiasi altro di poesia, oppure sei escluso dalla ricerca di genere. Non è che la cosa mi sorprenda più di tanto perché il sito riflette le dinamiche librarie e la considerazione minima del pubblico per questa forma d’arte. Ma almeno in questo, sia pure per mera convenzione, quel mezzo scaffale di riguardo dedicato alla Poesia in una qualsiasi libreria fisica lo trovi sempre, anche se in quello scaffale non ci sono quasi mai tutti gli editori, ma solo i blasonati. Ecco, quello che forse mi aspettavo in più dal mercato digitale è che avrebbe superato i limiti di una certa ghettizzazione editoriale, mentre mi pare che si sia semplicemente adeguato a quanto già fatto in passato, interiorizzando un canale di vendita come metodo di resistenza e/o sopravvivenza, ma senza operare nessuna vera rivoluzione nella visione del mercato, se non nella volontà di opporsi ad Amazon. O forse la rivoluzione è proprio insita nell’eliminazione di ciò che si ritiene obsoleto in nome di una maggiore efficienza. Probabilmente mi sbaglio, eppure non credo che basandosi “soltanto” su queste premesse la lotta possa essere vincente. Ammetto però che queste sono dinamiche che si aggiustano nel tempo e non si può pretendere che avvenga tutto e subito. Insomma, incrocio le dita per noi e mi godo il piacere di trovare i nostri titoli consigliati da alcuni amici librai. Sono le piccole gioie che ti fanno sentire meno solo.

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