martedì 17 novembre 2020

ma come si chiama?

La notte scorsa ho sognato che morivo e che al mio funerale nessuno si ricordava il mio nome. La gente veniva per dare le condoglianze alla mia famiglia e nessuno sapeva come mi chiamavo. Continuavano a indicarmi con le facce rattristate e a dire poverino, era così giovane, ma che peccato, com'è successo? Le solite frasi che si buttano lì per riempire il vuoto. Ma come si chiama? Pure sul manifesto sbagliavano il nome, ma la colpa era mia che ho il nome lungo. Il carro funebre passava senza banda, e la gente si fermava sulle porte a guardare. Ah vedi, è morto quello. Chi? Quello, quello lì. Quello che è morto ieri. Che te ne frega.

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