La discografia di Baden Powell, proprio come la sua vita, è parecchio disordinata. Brasiliano, figlio di schiavi, esule in Europa e poi negli USA, ha suonato dovunque, con chiunque (da Vinicius a Stan Gertz) mescolando chitarra classica, bossanova e jazz, prima di morire alcolizzato a 63 anni, lasciando una marea di registrazioni live, tantissime e spesso celebri canzoni scritte con e per altri, e appena una manciata di album in studio a suo nome, di cui trovo particolarmente evocativi i titoli: Tristezza, Poesia, Canto e Solitudine.
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