Ci
sono quelli che sulle opere d'arte lanciano la zuppa e quelli che chiedono a gran voce la restituzione delle opere depredate durante il
colonialismo. “Sono stati loro a rubare”, dice l'artista congolese
Mwazulu Diyabanzae dopo aver rubato un manufatto da un museo di Parigi
per riportarlo in Ciad, “hanno rubato una parte della mia storia, una
parte della mia identità. E io ho fatto quello che farebbero tutti se
vedessero un ladro: ho ripreso quello che hanno sottratto senza chiedere
il permesso”. Come si vede, al di là delle facili battute, quello
dell'identità di una cultura filtrata attraverso la produzione artistica
è un tema centrale. Da una parte qualcuno le usa come forma di
negazione o protesta, dall'altra come forma di riappropriazione e
indipendenza.
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