domenica 18 dicembre 2022

realpoetik

Leggo una poetessa che sta per pubblicare un suo libro di (belle) poesie erotiche, e in questo non c’è nulla di male. Anzi. Però guardo anche il numero e l’esuberanza dei commenti di alcuni suoi follower, alcuni dei quali non comprerebbero un libro in versi manco sotto tortura se non fosse per il loro contenuto, e questo un po’ mi fa prudere le mani, ma non per lei o loro, perché mi rendo conto che questi rapporti che noi crediamo molto liberi spesso si muovono su dinamiche talmente codificate che si fanno sistema, abitudine, gabbia, ed è anche per questo che forse non cambierà mai nulla in questo paese.

Al lettore digli FICA
che gli salverai la vita
se poi gliela scrivi in fronte
schizzerà come una fonte.

E ti compra pure il libro
che si legge con un dito
quello medio ben chiavato
dal votante infregolato.

Che alle prossime elezioni
nato a pane e Berlusconi
tornerà sempre a Gomorra
per far rima lieta in sborra.

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