Mio fratello mi chiama da Milano per dirmi che è in ritardo al lavoro perché un uomo è finito (si è gettato?) sotto il treno. Mi dice che ha sentito il corpo stritolarsi sotto le ruote. Ho pensato a un corpo, tu credi che sia così minuscolo da farsi setacciare senza suono sotto una massa di quintali di acciaio e passeggeri che pensano a ben altro nel primo mattino di Milano, invece no resiste, si oppone persino nella sua fine, scuote le rotaie, scombussola tutto per farsi macinare fra le ruote. Le sue ossa frantumate risvegliano nelle proprie ossa persino gli assonnati spinti al lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento