sabato 21 gennaio 2023

bidella in treno

Io non lo so se la bidella che viaggia in treno è scema come ormai la definiscono, però mi dà l'idea di una persona che è stata strumentalizzata a dovere. Leggevo un pezzo poco fa, su HuffPost, in cui si diceva che la sua vicenda in tre/quattro giorni ha avuto una visibilità superiore a quella del festival di Sanremo, quindi i giornali che l'hanno pubblicata ci hanno guadagnato in pubblicità di sicuro. Quando ci si chiede: perché lo hanno fatto? Facile: perché conoscono i loro polli. Dice anche il pezzo che questo genere di notizie minerà la fiducia dei lettori nella credibilità dell'informazione, ma io non credo che questo minerà il fatto che se ti piace questa merda andrai a cercarne dell'altra pur sapendo cos'è: anche il maiale sa che il fango è fango e ci si rotola apposta proprio perché è fango. Invece non sono così sicuro che la bidella sia stata abbastanza tutelata o informata su cosa rischiava dando il consenso alla notizia con tanto di fotografia. Magari ha peccato di ingenuità, magari è stata lusingata. O semplicemente ha esagerato i fatti senza pensarci troppo. L'avranno pagata? Non credo. Adesso è sommersa dagli insulti peggio che se avesse truffato lo Stato, e io mi chiedo come reagirà di fronte a questa ondata. Ogni tanto se ne vede qualcuna di storie così, c'è chi di fronte a queste cose fa spallucce e aspetta che la tempesta passi spostandosi verso un altro obiettivo. C'è pure chi accusa i colpi e va in depressione. C'è chi perde il lavoro. Qualcuno si è anche ucciso di fronte all'odio mediatico. Io ci penserei dieci volte prima di lanciare una pietra addosso a una persona. Magari sì, l'ha sparata grossa (con l'aiuto di qualcuno che le ha messo in mano un microfono), ma noi chi siamo per giudicarla come se stessimo su un gradino più alto? Cosa sappiamo di lei a parte quello che ci suggerisce qualcun altro?

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