Stanotte ho sognato di scendere giù per una lunga scalinata in pietra antica. Tutti i miei amici mi camminavano davanti, molto eleganti e compiti, e anche se non ne avevo le prove sapevo che stavamo tutti procedendo verso il funerale di qualcuno. Avrei voluto chiedere e informarmi, ma nessuno mi guardava in faccia o apriva bocca. Persino quando provavo a fermarli uno per mostrare una cosa che avevo scoperto, ogni tanto un gradino della scalinata invece di sporgere in avanti rientrava indietro creando una sorta di dislivello che impediva al piede di appoggiarsi, insomma si poteva scendere con agio ma non risalire senza difficoltà. Provavo a spiegarlo agli altri, ma nessuno sembrava interessato. A quel punto, scocciato dal silenzio, decidevo di averne abbastanza e di tornare indietro anche da solo, ma per farlo, lì dove il dislivello dei gradoni mi impediva di poggiare il piede, ero costretto ad arrampicarmi alla bocca spalancata degli enormi leoni in pietra muschiosa che decoravano il bordo della scalinata; aggrappandomi a quella prendevo lo slancio per saltare verso il gradino più in alto. E mi accorgevo, mentre risalivo, che se scendendo eravamo in tanti per quanto nessuno rivolgesse la parola al suo vicino, a risalire ero io soltanto e non potevo che parlare con me stesso. In qualsiasi direzione andassi, mi sentivo comunque molto solo.
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