martedì 3 gennaio 2023

tempo sospeso

Nell’ultimo capitolo del suo saggio su Proust e Céline, Magrelli parla diffusamente dei rapporti che i due ebbero con Gallimard, che fu editore di entrambi, facendo con entrambi a distanza di un decennio lo stesso errore: li rifiutò quando gli presentarono il loro manoscritto, salvo poi scusarsi per l’errore commesso e recuperarli nella propria casa editrice in un secondo momento, quando cioè il successo arrise ai due scrittori che nel frattempo avevano pubblicato con editori misconosciuti o a pagamento. La cosa divertente è che per entrambi ci fu un rifiuto dettato non da motivi estetici, ma personali: in quanto il manoscritto di “Dalla parte di Swann” di Proust pare non fosse stato nemmeno letto in casa editrice, bollato da Gide come il capriccio letterario di un ricco sfaccendato, e quello di “Viaggio al termine della notte” di Céline venne letto e apprezzato ma rifiutato per motivi politici in quanto opera di un collaborazionista: è divertente perché le opere di entrambi gli autori oggi sono considerate le due colonne portanti (dunque l’anima) del catalogo di quell’editore. Ma qui Magrelli evoca anche la domanda delle domande del mondo editoriale: ci sono moltissime opere che parlano dell’iniziazione di un autore che attraverso le proprie vicende personali scopre in sé la vocazione di scrittore, e queste vicende nella nostra immaginazione sono quasi immediatamente premiate dal successo, come se ci fosse un salto: io scopro in me lo scrittore e due capitoli dopo sono già un artista riconosciuto. Pochissime invece ci parlano di quello che succede nel mezzo, o subito dopo che ho scritto, di tutto quel tempo sospeso, degli sbattimenti che ogni scrittore deve affrontare per diventare “scrittore pubblicato”, fra lettere e rifiuti, risposte preconfezionate, silenzi, incomprensioni, fallimenti, anche economici, ritardi e dimenticanze, lo scoraggiamento di tutte le volte in cui vieni semplicemente ignorato, quelle in cui devi ringraziare per una brutta recensione, e poi i riconoscimenti negati, quelli tardivi o addirittura postumi. Quanti di questi libri abbiamo letto finora? Chi li ha scritti? E con quali sentimenti addosso? Chi li ha pubblicati? Hanno venduto delle copie? Chi li ha letti? E cosa ne ha pensato?


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