Anche quest’anno il Premio Bodini Poesia si caratterizza per la totale adesione al verso “Tu non conosci il Sud…” Infatti, ancora una volta da che è nato, a vincere il premio dedicato a quello che molti considerano il massimo poeta meridionale, certamente il più rappresentativo per quanto costantemente sottostimato, è stato un poeta bravissimo e famoso, ma che col Sud c’entra solo relativamente, contro-riprova se mai ci servisse che in poesia noi non abbiamo una storia e forse nemmeno dei poeti degni (come diceva Pasolini in Passione e ideologia). Tu ora mi dirai, caro lettore, che la poesia non ha confini e questa che tiro fuori è una mera questione “politica” e io ti rispondo che sì, lo è; proprio perché anche i premi possono essere, e anzi spesso sono dichiaratamente politici, in un Sud che è sempre più abbandonato a se stesso e demoralizzato, con un tasso di emigrazione sempre più alto, dare un premio come il Bodini – una volta tanto! – a un autore nato e vissuto qui e non al classico nome di prestigio pubblicato da una casa editrice maggiore, sarebbe stato a mio avviso un modo per lanciare un segnale, non dico di risveglio ma perlomeno di orgoglio. Che ovviamente, come qualsiasi cosa qui, non c’è stato.
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