venerdì 13 marzo 2020

l'intuizione era giusta

Sto leggendo in questi giorni Giardino della gioia di Maria Grazia Caladrone, un libro di quasi 200 pagine, suddiviso per suite, in cui si mischiano vari registri, generi e linguaggi: poesia e diario, prosa d'arte e giornalismo, con veri e propri innesti di cronaca nera e attingendo persino allo spam. Vi ho ritrovato, insomma, la stessa struttura di un mio libro di alcuni anni fa, Bestiario Fiorito, che non ebbe molta fortuna e anzi fu criticato un po' da tutti per questa sua promiscuità di toni. La differenza fra i due libri la fa la calma luminosità dell'opera della Calandrone rispetto alla mia che invece era nervosa, in chiaroscuro. Ma oggi vedere la stessa struttura nell'opera di una scrittrice assai più importante di me mi dà un grande piacere. Come se avessi avuto conferma che l'intuizione era giusta, per quanto nelle mani sbagliate.

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