venerdì 27 marzo 2020

homo novus

Rivedendo oggi al Tg la notizia dello scontro avvenuto ieri fra Giuseppe Conte e il resto degli stati dell'unione europea con Conte che rifiutava i “vecchi” meccanismi politici, ho pensato a come si sia avverata in lui quella che in fondo era l’ambizione romantica del M5S, ovvero che il cittadino potesse sostituirsi ai partiti nella gestione della cosa pubblica se animato da un sentimento sincero e dai giusti mezzi per sopperire al suo compito. Conte, che in altri tempi si sarebbe detto un homo novus, non piace a tutti, anzi; in molti gli rimproverano degli errori, ma va detto che, da perfetto homo novus, si è preso in prima persona le responsabilità, non solo politiche e morali, ma anche storiche, di questo periodo. E devo aggiungere con sincerità, pensare che al posto suo potesse esserci un Salvini adesso, che della parola “responsabilità” non conosce nemmeno il significato sul dizionario, mi fa venire i brividi. A Conte però non va riconosciuta solo la spregiudicatezza unita a una misura che molti definiscono, credo con ragione, di marca democristiana, ma anche il fatto, come dicevo sopra, di avere i mezzi. Perché Conte, non va scordato, è anche un professore*. Ed è in questo che ha superato nei fatti le stesse premesse del M5S, la cui ansia di apertura pseudo-democratica (ma fortemente qualunquistica) si è scordata una cosa fondamentale: che per fare politica, ancora di più senza partiti alle spalle, e specie a determinati livelli, serve non solo l’onestà degli intenti, oppure una naturale astuzia, ma anche la statura, la preparazione culturale. Non basta volere, bisogna studiare! Non basta dire che tutti possono fare tutto perché lo si vuole e poi arrangiarsi, che è un modo di fare le cose molto italiano; ma per arrivare a fare bene qualcosa, occorre rimboccarsi le maniche e applicarsi! Che è una lezione vecchia come il cucco, ma facilissima da dimenticare, se non quando c’è da rimproverarla a Di Maio, facendo finta che non ci riguardi tutti. 

*Nella classifica di molti studenti quello del professore è uno dei mestieri più da sfigati in assoluto.

Nessun commento: