venerdì 20 marzo 2020

cogliere l’attimo

Pensavo che è straordinario come nel giro di appena due settimane siamo vorticosamente passati dalla lotta per eliminare le scontistiche sui libri (per dare fiato alle librerie indipendenti) agli editori che vista la situazione ti regalo gli e-book, da quelli che “devi stare a casa e allora approfittane per leggere” a quelli che “aspetta, ti faccio il collegamento video così il mio libro te lo racconto io in diretta”. Ultimamente il mio schermo è pieno di gente che parla di libri dalla mattina alla sera e confesso che a furia di sentirne parlare h24 a me di leggere sta quasi passando la voglia. Perché anche se il mercato dice il contrario e i libri ormai si vendono più per un fatto relazionale che qualitativo, la lettura il più delle volte è un gesto privato, più sono da solo e meglio è. Ancora, nel pieno della crisi editoriale, dove sono tutti fermi in attesa (le librerie, le tipografie, persino l’Agenzia delle Entrate) non ho mai ricevuto così tante proposte editoriali o telefonate da gente che non sa nemmeno chi sono, ma vuole capire come funziona per farsi pubblicare un libro. Ieri mi ha mandato il suo un autore che lo ha scritto in circa un giorno e mezzo, lo ha cominciato martedì mattina e l’ha finito mercoledì nel primo pomeriggio, poi me l’ha spedito senza nemmeno rileggerlo, perché quando la musa arriva bisogna cogliere l’attimo.