Il primo giorno di allerta mi sono arrivate sette (!) raccolte di poesie. La più onesta è stata una ragazza, universitaria, che mi ha scritto: Visto che ero a casa senza niente da fare, oggi ho pensato che era tempo di mettermi al lavoro sulle mie poesie e di inviarle all’attenzione di un editore. Non oso immaginare che sarà di me fra dieci giorni.
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