Ieri
leggevo, nel saggio di Miłosz sullo stato di assuefazione o
asservimento degli artisti al regime comunista, che se da una parte gli
artisti si piegavano ai dettami del regime perché questo dava loro una
rendita e una casa, in quanto gli artisti erano considerati necessari
alla formazione culturale del popolo, dall'altra, visto che l'unica arte
che potevano sviluppare era legata al realismo sociale (unico genere
ammesso dallo Stato), la sola valvola di sfogo creativo per loro, quella
a cui tutti ambivano per sbrigliare la fantasia e i colori, era la
letteratura per l'infanzia, su cui lo Stato attuava una censura più
blanda. Così, oggi, alcune delle opere più alte prodotte sotto la rigida
dittatura comunista, sono libri per bambini.
Poesie, pensieri e fotografie di Vitantonio Lillo-Tarì de Saavedra, in arte Antonio Lillo ovvero Antonio Hammett
domenica 23 maggio 2021
bambini
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