Ieri incontro un’avvenente cinquantenne che non vedevo da alcuni anni, da quando cioè si è separata. Lei si sbraccia da lontano per salutarmi poi mi corre incontro sorridendomi e quando mi è davanti mi bacia e mi abbraccia forte e mentre mi chiede come sto che faccio come va la vita come va il lavoro comincia ad accarezzarmi affettuosamente la schiena i fianchi le braccia, con movimenti ampi e le dita tentacolari, fermandosi appena sopra il culo. Io però sono un cretino e così quando mi chiede come va il lavoro le dico quanto per me è ovvio, che lavoro tanto come un mulo ma senza mai vedere un soldo. Non faccio in tempo a dirle così che la mano della donna si stacca dal culo e si posa comprensiva sulla spalla. I tempi sono orrendi ma vedrai che ce la faremo, mi dice materna per incoraggiarmi. Poi mi saluta velocemente e se ne va quasi di corsa. E io ho passato tutta la notte chiedendomi che sarebbe successo se le avessi detto la verità, che sono ricco di famiglia.
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