domenica 30 aprile 2023

manco ti salutano

Io comunque stamattina pensavo che conosco anche scrittori che stanno dalla mattina alla sera a parlare dei problemi etici ed estetici del mondo, poi se li incontri per strada manco ti salutano o ti riconoscono se non ti considerano al loro livello e/o della loro cerchia eletta o zona di conforto. Che un po' mi fanno pena perché tirarsela di essere scrittori famosi in uno dei paesi con meno lettori in Europa scrivendo in una lingua semimorta come l'italiano ce ne vuole. E un po', se anche mi cacassero di striscio, mi piacerebbe dire loro che in fondo li capisco, che nemmeno io mi trovo troppo bene a contatto/confronto col genere umano, ma anche se sono timido, o se sto anche io a menarmela coi problemi etici ed estetici del mondo, per lo meno lo sforzo di salutare il fruttivendolo o il fornaio con un buongiorno lo faccio. Ovvero, se saluto il fruttivendolo cerco di salutare anche lo scrittore meno importante di me o che non fa parte della mia cerchia, se è educato, se non diventa invasivo del mio spazio, perché salutare i "poveri" escludendo tutti gli altri non è attenzione ai problemi del mondo, ma è semplice pietismo che è una forma diversa di discriminazione: quella cosa che poi gli altri, i meno sensibili all'uso esatto delle parole, semplificano nella parola "stronzi".

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