venerdì 7 aprile 2023

la filosofia del potatore

Mio fratello che ha il pollice verde molto più verde del mio, ogni volta che scende da Milano afferra cesoie e motosega e si mette a potare tutto, la siepe, gli alberi, il giardino, ma con una precisione, come se avesse il centimetro impiantato nell’occhio. Osserva il finto pepe ha una metà dei rami secchi e vuoti e l’altra da cui partono dei rami sottili che hanno voglia di vivere e sollevarsi verso il cielo. – Si è ammalato, mi dice mio fratello. Dobbiamo sacrificare qualcosa per salvarlo tutto. – Mi offro di dargli una mano, ma suona il telefono e vado dentro a rispondere. Perdo dieci minuti al telefono e quando torno fuori non c’è più l’albero. – Dov’è finito l’albero? – Tutti i rami sono stati smontati in pezzi a perfetta misura di camino. Resta il tronco nudo e goffo in mezzo al giardino. – Andavano tagliati per ridare un equilibrio alla pianta, dice mio fratello, di cui dimentico sempre la natura draconiana. Vedrai adesso come si riprende. – Sei sicuro? – Ho solo il dubbio di non aver tagliato abbastanza. – Va bene così, allora.

2 commenti:

hzkk ha detto...

abita dalle parti del "giardino verticale" tuo fratello ? : )

lillo ha detto...

:D